Tanto tempo è passato dal mio ultimo post e tante cose sono successe.
Chi mi segue sul mio profilo Facebook forse già sa o ha intuito che dal passato ottobre la mia vita è cambiata.
Un ospite indesiderato quanto inaspettato ha bussato alla mia porta, a dir la verità non ha neanche bussato, me lo sono ritrovato in casa senza sapere da dove e soprattutto perchè fosse arrivato proprio da me.
Si perchè quando l’uomo nero bussa alla tua porta la prima cosa che ti viene in mente, la prima cosa che ti chiedi è :”perchè proprio a me?”
La prima cosa che ho provato quando mi hanno detto che avevo un carcinoma mammario è stato sgomento allo stato puro, paura, incredulità.
La prima domanda che ho fatto al senologo è stata:” che aspettative di vita ho?”
Certo perchè da sempre si associa al cancro la morte, per fortuna oggi non è sempre così e probabilmente non lo sarà nel mio caso.
Da ottobre a oggi le sofferenze fisiche e psicologiche sono state tante, forse più quelle fisiche, dopo due operazioni una delle quali davvero difficile in fase post operatoria, quelle psicologiche sono state alleviate dalle persone ( a parte la mia famiglia e mio marito senza il quale forse non sarei qui a racconatare) che mi sono state vicine, quelle persone che non mi hanno mai lasciata sola, che hanno fatto vibrare in mio Iphone cento volte al giorno e che con la loro presenza invisibile non mi hanno mai abbandonata.
E’ anche per tutti voi che scrivo questo post, il post che non avrei mai voluto scrivere, ma che ho deciso di condividere proprio per ringraziarvi tutti e per dare un messaggio di speranza a tutti quelli che come me lottano contro l’uomo nero.
Mi hanno detto che a parte la chirurgia e le terapie che ancora devo cominciare e che detto tra di noi mi spaventano non poco, tanto fa l’aspetto con cui si affronta il male, beh le parole sono facili, la realtà è un’altra, non si riesce a ridere quando ci si guarda di sfuggita allo specchio perchè si sa che quello che si vede non è bello, ma si può vincere, ve lo dice una che ha sempre visto il bicchiere mezzo vuoto e che ha imparato a vederlo mezzo pieno, così come ho imparato a gioire di ogni attimo come se fosse l’ultimo, vi assicuro che in questo modo la vita ha un sapore diverso, più pieno, più appagante.
Ho scritto questo post anche per un altro motivo, ho scelto di raccontarvi la mia esperienza, appena cominciata, per lanciare anche un messaggio di speranza, oggi si può guarire basta arrivare in tempo, quindi è necessaria la prevenzione, non bisogna aver paura di fare i controlli, se non avessi insistito per fare una mammografia, se non fossi andata a fondo a dei sospetti, se non mi fossi rifiutata di aspettare maggio 2014 per una visita, forse oggi non sarei qui a raccontarvi come la vita può cambiare in un attimo, eh si perchè la mia vita è cambiata e cambierà ancora nei prossimi anni.
Tornerò presto a postare ricette, giuro!
Per il momento affronto la vita giorno per giorno.
A presto
Ady
30 Osservazioni
Lorella
7 Febbraio 2014 a 13:55Io il tuo bicchiere l’ho sempre visto mezzo pieno, e te l’ho sempre detto. Un abbraccio, amica mia! Tvb
simona
7 Febbraio 2014 a 13:58ciao mia cara, mi sono venuti i brividi nel leggere questo tuo post. Non sapevo quello che stavi passando e mi dispiace. Dalle tue parole sento cmq tanta forza e tanto coraggio e questo mi riempie di gioia. Grazie per aver condiviso e hai perfettamente ragione la prevenzione è NECESSARIA. Ti auguro tutto il bene del mondo, un forte abbraccio e spero a presto.
Simona
arabafelice
7 Febbraio 2014 a 14:09Ti sono tanto vicina e ti penserò ogni momento <3
Aurelia
7 Febbraio 2014 a 14:20Leonessa, quanto coraggio e quanta forza che hai, dentro di te .
lo sai che ti sono vicina, e che nei miei pensieri ci sei sempre… un ruggito forte, per scacciare l’uomo nero, e ti aspetto presto, per quakche nuova avventura insieme Ady…
un abbraccio
Aurelia
Sara
7 Febbraio 2014 a 14:30Te l’ho sempre detto che sei una donna con gli attributi. Mi sono commossa nel leggere questo post e voglio dirti che ti ammiro infinitamente per il coraggio che stai dimostrando giorno dopo giorno. Ricorda che la primavera è vicina 😉
Ti abbraccio più forte che posso.
Sara
joe fatelli
7 Febbraio 2014 a 14:34Alla mia carissima Amica,comprendendo il tuo stato d’animo,mi permetto di condividere un messaggio che qualche tempo fa mi fu detto da una persona di mia conoscenza, che con uno spessore interiore enorme:”…trova dentro di te la spada e distruggi il drago….”. Posso apparire senza senso ma dopo aver superato una situazione simile, capii il senso del messaggio stesso:effettivamente la voglia di rialzare fu tale che ebbi davvero l’impressione di avere sconfitto il drago. Come ti dissi in un messaggio precedente, hai carattere e forza da vendere: impugna la spada e spacca il mondo, attingi la forza anche dall’enorme contenitore d’amore che ti circonda. Ti vogliamo tutti un mondo di bene,un enorme abbraccio!!
Stefania O
7 Febbraio 2014 a 14:34pregherò per te, sei un esempio e fai bene a parlarne, per tutte noi <3
sara b
7 Febbraio 2014 a 14:40Cara Ady sappi che ti ammiro tanto: sei riuscita a tirare fuori il meglio della tua umanità da questa brutta esperienza. Sei in gamba. E ce la farai di sicuro. Sei una forza della natura. Baci :*
robertA
7 Febbraio 2014 a 15:02Ciao Ady, mi spiace molto sapere tutto cio’,mi sono commossa non poco..e penso che veramente la vita e’ un dono e non possiamo aggiungere neanche un minuto se il buon Dio non lo vuole.. godiamoci ogni momento… e tu ci hai insegnato TANTE cose buone che veramente ci fanno godere culinariamente il doppio!!!
Ti auguro una pronta guarigione..
Un abbraccio…
Roberta
Giovanna
7 Febbraio 2014 a 15:15Non ci conosciamo ma sento di dover esprimere la mia solidarietà, in bocca al lupo!!!
valebrida
7 Febbraio 2014 a 15:50Cara Adelaide,
ti abbraccio forte e sono certa che vincerai questa dura battaglia.
Un bacio grande
valentina
Lara
7 Febbraio 2014 a 16:09qualunque cosa scriva mi sembrerà banale, ma il coraggio nel raccontare va ringraziato e ti ringrazio, coraggiosa e positiva e solare, ecco come ti vedo io. E’ dura ma ce la si può fare, quindi combatti e vaanti sempre a testa alta
Marco
7 Febbraio 2014 a 16:18Prendilo a calci quest’uomo nero e fallo uscire presto dalla porta da cui è entrato (o anche dalla finestra se preferisci).
Un abbraccio forte, Marco
Angela
7 Febbraio 2014 a 16:19tvtttttttttttttttttttttttttttb!! <3
Mati
7 Febbraio 2014 a 17:32Cara ady, non ti conosco ma ti seguo su fb. Leggo il tuo post con le lacrime agli occhi. Lunedì ho subito un intervento di isterectomia totale, per un adenocarcinoma papillare al collo dell’utero, per fortuna preso agli inzi. Mi hanno svuotata di tutto, anche dietro mio consenso, utero, ovaie, tube, e linfonodi e ripulita all’inverosimile.
Per me il calvario è cominciato a dicembre, il 23, il mio primo giorno di ferie, erano anni che non andavo in ferie per Natale, finalmente potevo godermi il mio cucciolo. Un controllo fatto per delle strane perdite…ma niente di che. Ma io sono una di quelle ansiose, precise, puntuali. Eppure non c’è modo di scansarlo l’uomo nero, se ti punta ti prende. Il 12 gennaio la sentenza inappellabile. E poi le corse per esami e esiti da avere il prima possibile.
E’ vero l’uomo nero si può sconfiggere. Ed è vero che la diagnosi precoce può salvarti, e che dove possibile va fatta. Anche se costosa, anche se seccante, anche se ci mette addosso ansia. Lo dice una che fa controlli ogni 6 mesi.
Sono sicura andrà tutto bene per entrambe. Ti abbraccio e ti bacio forte forte.
Francesca Barreca
7 Febbraio 2014 a 21:55Ciao Adelaide, non ci conosciamo di persona, ma siamo amiche su FB. Tieni duro, ti faccio tanti auguri. Grazie di aver condiviso pubblicamente la tua storia e per aver insistito sulla prevenzione.
Ale only kitchen
8 Febbraio 2014 a 19:02Mi dispiace tanto, Ady e ti sono vicina. Conosco indirettamente l’uomo nero, e so quanto sia difficile sconfiggerlo, ma si può fare e la tua forza ti aiuterà…
mirtilla
10 Febbraio 2014 a 09:22sei una gran donna…<3
Manuela Viel (fiOrdivanilla)
10 Febbraio 2014 a 09:42Un abbraccio forte e grande come l’universo ADY… !!!
Rossella
10 Febbraio 2014 a 12:10Carissima Ady, Immaginare “la paura” per l’uomo nero, non è possibile … hai ragione bisogna viverla. Ho seguito molto da vicino un’amica che ha affrontato il problema con animosità e vittimismo, ed è difficile aiutare una persona così. Stimo moltissimo, chi come Te, cerca di vivere positivamente il proprio dramma, perchè di questo si tratta! Un grande abbraccio con i migliori e più sentiti auguri. Ross
patriziamiceli
10 Febbraio 2014 a 15:22Cara Ady, ho letto con il cuore in gola, anche se sono su fb non ricevevo da un po’ tuoi aggiornamenti e con il soloto tram tram che putroppo la vita ci porta a divenire anche distratti non sapevo e forse non ho letto con attenzione del tuo omaccio nero, sono felice di saperti libera ora e condivido con te appieno il dover insistere andare fino infondo per sconffiggerlo, e tu ci sei riuscita sei una grande carissima Ady, ti abbraccio con affetto dal mio più profondo del cuore <3
Ady
11 Febbraio 2014 a 18:10Grazie davvero di cuore ad ognuno di voi, anche a chi non mi conosce ma ha voluto lo stesso lasciare un pensiero ed un incoraggiamento per me.
Tutte le vostre parole le custodirò con affetto e i vostri commenti me li rileggerò quando vacillerò, perchè la strada è lunga ma in compagnia è meno dura.
*Mati un grosso in bocca la lupo a te, lotteremo insieme :))
anna
12 Febbraio 2014 a 15:51Cara amica, ti ringrazio prima di tutto per le tue parole e per la non facile scelta di condividere questo periodo della tua vita. Adesso ti sembrerà difficile crederlo ma sono sicura che questa esperienza dolorosa diventerà un ricordo da racchiudere in un angolo del tuo cuore e che,dopo avere sconfitto per sempre l’uomo nero,ti sentirai incredibilmente forte e fiera di te stessa. Non perdere il tuo sorriso,Ady cara, e ricorda sempre che siamo con te. Ti abbraccio,dacci presto notizie. Anna
velia
14 Febbraio 2014 a 15:40Cara Ady, l’uomo nero si può sconfiggere ma ci vuole anche tanto tanto amore ed essere circondati dalle persone a noi più care. Le malattie ci provano e ci segnano ma hanno anche il potere di insegnarci a guarire da altri mali che sono diversi e che affliggono la maggior parte di noi. la malattia insegna ad essere pazienti, a godere delle piccole cose e persino a non avere paura dei draghi e degli aghi……Ti voglio bene dolcezza…tua Velia
velia
14 Febbraio 2014 a 15:51Cara Ady, leggo solo ora anche se sai che ti sono stata vicina col pensiero e con tante preghiere. Le malattie ci segnano e ci devastano ma hanno anche il potere di insegnare ad amare la vita in modo più profondo, a comprendere il prossimo perchè noi siamo riflessi negli altri senza rendercene conto. Abbi fede…..noi siamo con te!!!
Paola
1 Marzo 2014 a 00:41Non ti conosco ed è la prima volta che ti leggo….ma sto affrontando da vicino una sofferenza tanto grande, una lotta continua, e io sono il bastone di questa donna affetta dall’uomo nero. Io ci credo, credo nella salvezza, credo nel combattimento, credo nelle donne. Ti sono vicina, con tutto il cuore e non solo…vivo a Pescara.Ti abbraccio forte. Paola
Serena
4 Marzo 2014 a 08:05Ciao Ady leggo oggi questo post per caso.ero passata spesso senza trovare nuovi post. Ti mandoun ababbraccio e ti faccio un grosso in bocca al lupo.
Rosa
27 Aprile 2014 a 21:31Ciao Ady. Sono arrivata sul tuo blog grazie al blog Caffeine for two che ti ha molto correttamente citata e linkata in un post.
Ho letto questo tuo post e mi ha molto colpito quello che hai scritto. Sai perché? Perchè l’uomo nero è passato anche a far visita alla mia famiglia. Più volte purtroppo. E condivido con te l’affermazione e la sensazione la sua visita cambia il modo di vedere la vita. E ce la fa apprezzare senza dubbio di più.
Ti sono vicina. Sono sicura che ce la farai e sarai più forte di prima. Anzi, già lo sei.
Un abbraccio,
Rosa
Ady
28 Aprile 2014 a 15:41Grazie mille Rosa per il tuo commento e per la tua vicinanza :))
Teresa
23 Maggio 2014 a 11:19Ciao, passo di qui per caso per la prima volta, e questo è il primo post su cui ho cliccato. Purtroppo ho avuto esperienza con questo stronzo (diciamocelo, così è) con cui hai a che fare te ora, indiretta, ma direttissima allo stesso tempo.
Mi sono commossa leggendo il tuo post, e avendo accanto il tuo viso sorridente sulla copertina del libro.
Se è vero che purtroppo il cancro al seno è un male molto diffuso e dilaniante, oggi grazie alla prevenzione è anche uno dei più curabili.
Forza e coraggio!!
Ciao,
Teresa