Le “virtù”, uno dei piatti principe della cucina termana, si prepara proprio oggi, I maggio.
Attorno alla nascita di questo piatto ci sono diverse leggende, la più accreditata lo vuole nato intorno al 1800, quando le massaie la fine di aprile pulivano le credenze dai resti degli alimenti prarati durante l’inverno.
Quindi prodotti secchi quali i legumi, vari tipi di pasta secca, uniti a prodotti freschi come le verdure primaverili.
Un piatto unico arricchito anche da da carne di maiale, prosciutto crudo per l’esattezza, pasta all’uovo a volte anche colorata.
In questo piatto c’è tutta la voglia di lasciarsi alle spalle l’inverno ed inneggiare alla primavera.
Un leggenda narra che le Virtù dovessero contenere sette tipi di legumi, sette tipi di pasta, sette tipi di erbe, che il tutto dovessere essere cucinato da sette vergini per ben sette ore, sette proprio come le virtù cristiane, affascinanate no?
Guai a definirlo minestrone, è molto di più.
Ma perchè si chiamano Virtù?
C’è chi dice che il nome deriva proprio dalla virtù della massaia di mettere da parte durante l’inverno, pasta, legumi e quant’altro per poter poi in primavera preparare questo splendido piatto da dividere con amici e parenti, si perchè le Virtù si dividono con il vicino , l’amico …sono simbolo della convivialità e dell’ospitalità, guai a dimenticare il pentolino per il vicino di casa, si potrebbe incrinare anche l’amicizia.
Altri sostengono che il nome derivi proprio dagli ingredienti che lo compongono e che vengono dal duro lavoro dei campi.
La quantità degli ingredienti sono assolutamente ad appannaggio della massaia e della sua esperienza nel calibrare perfettamente i sapori e nel rendere questo piatto una assoluta prelibatezza.
La sua preparazione richiede tempo e pazienza, gli ingredienti vanno cucinati separatamente e poi uniti insieme in un tripudio di sapori.
Ingredienti
Fagioli di varie qualità, ceci e lenticchie, cicerchie in tutto circa 800 gr.
Piselli e fave
Verdure: zucchine, carote, patate, carciofi, bietole, indivia, scarola, lattuga, verza, cavolfiore, cicoria, spinaci, finocchio, rape
Odori: aglio, cipolla, maggiorana, salvia, timo, sedano, prezzemolo, aneto, noce moscata, chiodi di garofano, pepe o peperoncino, pipirella, menta selvatica, borragine, finocchietto selvatico, basilico
Carni: prosciutto crudo, cotiche di maiale, carne macinata di manzo per le polpettine , lardo, piedi e orecchie di maiale, pancetta, guanciale, polpettine (o pallottine) di manzo
Pasta: pasta di grano duro corta, pasta fresca all’uovo di varie forme e dimensioni
Altri ingredienti: olio, lardo, sale, pepe, polpa di pomodoro
Preparazione:
Mettere in ammollo i legumi per una notte, quindi lessarli
Cuocere le verdure pulite in olio ( o lardo nella ricetta originale).
Bollire l’osso del prosciutto e le cotiche di maiale e buttare via l’acqua di cottura.
In un grande pentolone unire le verdure ai legumi lessati, un battuto di lardo e odori, la carne a piccoli pezzetti e le polpettine.
Cuocere la pasta separatamente quindi unirla alle verdure e alegumi amalgamare bene il tutto e portare in tavola spolverizzando di formaggio grattugiato.
21 Osservazioni
Sandra
1 Maggio 2009 a 19:00Yum yum!! non conoscevo questo piatto cara.. 😉
Che delizia.. Brava!
buona festa
bacioni
Frank
1 Maggio 2009 a 22:46eheheheheh, questa volta ci sono e non mi scappano, mmmmmmmmm…. che buoni, brava complimenti, sempre così, però poi non lamentarti … che mi devo contenere nel mangiare … uffa.
f/b
SCIOPINA
1 Maggio 2009 a 23:14senti ma tu, veramente haqi messo tutti quegli ingredienti? Anche i piedi e le orecchie di porco????ma dove li hai trovati?? Cmque questa virtù mi piace assai assai..
Rossa di sera
1 Maggio 2009 a 23:54Ady, la zuppa è decisamente elaborata, ma dovrebbe essere troppo buona.. Senti, che facciamo in assenza di 7 cuoche vergini?.. :-)))
Un bacione, a presto!
Alex
2 Maggio 2009 a 07:20Non ne avevo mai sentito parlare!! E ci credo che si cucina solo una volta l’anno … con tutti quegli ingredienti 🙂 Ecco, magari le orecchie no, i piedi si!
Baci
Antonella
2 Maggio 2009 a 18:57Che bel piatto, ricco non solo di ingredienti ma anche di tradizione.
gunther
2 Maggio 2009 a 19:25questa ricetta per quanto mi riguarda è un autentica sorpresa, un modo per utilizzare legumi e verdure di stagione e parti meno note ma non meno buone del maiale, può essere un ottimo piatto unico, ciao
Ady
3 Maggio 2009 a 15:13*Sandra ma davvero non lo conoscevi? Un bacio grande!
*Frank, maddai che tu fai parte di quelli fortunati che non lo mettono da nessuna parte quello che mangiano, si trasforma subito in energia! Ahahah!;-**
*Sciopina eh si, se vuoi fare la ricetta originale, quando è epriodo di virtù gli ingredienti si trovano, è un lavoraccio…ma una volta all’anno!!!!
*Rossa di sera ahahahah, infatti siccome è difficile trovarne anche una sola, oggi vengono preparate dalle donne anziane….a prestissimo, non vedo l’ora!!!;-****
*Alex beh la zona non è proprio quella tua, diciamo che si fanno più nel teramano, ma sono buone sai…magari anche senza maiale!!! Un bacione!
*Antonella si una antica tradizione….un bacio grande!
*Gunther, ciao, un gran bel piatto unico bello sostanzioso!!!
Saretta
4 Maggio 2009 a 10:01Mamma mia Ady!Ma che poesia questopiatto!E’ un autentico gioiello della tradizione, complimenti e grazie x averlo condiviso:)
bacione
Ady
4 Maggio 2009 a 20:46*Saretta che cara sei, mi ha fatto piacere condividere con voi questa usanza così antica ed importante!!!
Un abbraccio
mariluna
5 Maggio 2009 a 15:01E’ davvero il massimo della concentrazione di energia e forza e naturalmente tradizione grande da rispettare…tutto mi piace tranne che qualche parte di carni che non sono riuscita ad accettare…cmq caso mai ne vale la pena di assaggiare.
Grazie del bel post letto con interesse!
Ciao cara Ady!
CoCò
5 Maggio 2009 a 17:24Qualunque sia l’origine del nome il piatto mi sembra eccellente, brava la mia Ady
Ady
5 Maggio 2009 a 17:29*Dolcissima Mariluna, anch’io come te ho un pò di reticenza su aklcune parti del maiale, ma ti assicuro che la lunga cottura non ti fanno più percepire la forma ma solo il sapore delizioso!
Grazie cara un bacio!
*Cocò grazie mille un bacione anzi due uno a te e uno al piccolino!
Sabrina&Luca
5 Maggio 2009 a 17:50Peccato che Sabrina non ami buona parte degli ingredienti che hai messo.
Peccato perchè a me, invece, un bel piattone non me lo toglierebbe nessuno.
Un abbraccio grandissimo da Luca&Sabrina
PS
C’è un sito che plagia ricette su ricette. Facci un giro anche tu, non si sa mai
http://ricettario.orainonda.com/
Gabriele
22 Aprile 2010 a 21:20Sono di Roma: dimmi un ristorante di Teramo o zone limitrofe dove il 1 maggio fanno il piatto delle “virtù”
Te ne sarò grato anche se non sarà come quello di casa
Ady
29 Aprile 2010 a 12:50Gabriele non potrei consigliarti uno o l’altro ristorante, ognuno ha la sua particolarità e ricetta, magari, ecco si una cosa posso consigliartela, di mangiare le virtù a casa di una signora teramana ;-))
ricerche&redazioni
20 Aprile 2011 a 12:07un piccolo e prezioso libro sulle virtù, pubblicato da ricerche&redazioni e reperibile su tutte le librerie online:
http://www.ricercheeredazioni.com/homepage.php?v_prod_id=1271343792896&prod_id=1271343792894&id_tipo=1271343395098
alexandra
30 Aprile 2013 a 19:12é davvero una novitá per me!!! ora leggo con calma:))
elena
30 Aprile 2013 a 19:20bellissima ricetta e gli approfondimenti sulle tradizioni e i costumi sono sempre un arricchimento! grazie!
Grazia
1 Maggio 2016 a 07:42Niente patate, rape, verze e cavolfiore, andrebbero carciofi indorati e fritti , io non li friggo ma li metto a pezzetti cotti normalmente!
Grazia
1 Maggio 2016 a 07:46Poi fave , piselli , riscoli ( che noi chiamiamo misericordia) e borragine. Odori tutti compresi menta e basilico